Qualche Informazione sulla discriminazione LGBT in Mozambico

Qualche Informazione sulla discriminazione LGBT in Mozambico


In Mozambico gli atti sessuali fra persone consenzienti dello stesso sesso non sono penalizzati. Inoltre, l'età minima per i rapporti sessuali è la stessa che per le coppie eterosessuali . Il Pese vieta la discriminazione basata sull'orientamento sessuale sulla base degli articoli 4, 5 e 108 della legge n 23/2007 . L'articolo 4 regola la legge per le persone siero positive. Il matrimonio gay resta ancora vietato ai sensi della legge sulla famiglia del Mozambico. Nonostante questo, il Rapporto del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti (2015) afferma che il governo non riesce a rafforzare i divieti nei confronti degli atti discriminatori verso le persone omosessuali.

Attualmente l'unica legge che viene applicata è qualla che vietata la discriminazione basata sull'orientamento sessuale nel luogo di lavoro. Dal Rapporto del Dipartimento di Stato si indica che anche se i rapporti basati sull'orientamento sessuale e la discriminazione di genere sono minacciati dal bullismo, ciò non impedisce alla gente di riferire gli abusi subiti. La relazione indica anche che non ci sono meccanismi legali che assistono il perseguimento dei colpevoli dopo aver commesso crimini d'odio o altri atti di violenza contro la comunità LGBT.
Un altro problema è che quando le persone LGBT siero positive si recano in strutture idonee per i trattamenti sono discriminate dal personale medico a causa del loro orientamento sessuale . Nonostante ciò Afrobarometer indica una tolleranza del 56% nei confronti delle persone omosessuali nella società .

Lambda (Associazione per la difesa delle minoranze sessuali in Mozambico) ed associazione per i diritti LGBT , fornisce consulenza ed assistenza legale per la salute delle persone omosessuali . Grazie alla pressione esercitata da Lambda per sette anni, a giugno del 2015 è stato raggiunto il risultato di abolire la legge coloniale, del 1886, imposta dai portoghesi che criminalizzava gli atti "contro natura" con tre anni di lavori forzati , ora tutto questo è finalmente stato annullato. Il The Guardian dice che questa mossa è stata simbolica, in quanto la legge non era mai stata applicata dopo l'indipendenza coloniale, ma anche così rimane molto per cui lottare.
Lambda nel 2008 ha cercato di registrarsi legalmente nel Paese da allora però stanno ancora attendendo una risposta , nonostante abbiano presentato tutti i documenti necessari alla legalizzazione dell'associazione.
Il periodo di attesa per la risposta dovrebbe aggirarsi attorno ai 45 giorni, almeno secondo i rapporti LGBT dell'Africa, in teoria non ci dovrebbero essere ostacoli giuridici , ma secondo il Ministero della Giustizia registrarsi in Mozambico è una questione delicata.

Per quanto riguarda HIV/AIDS , il rapporto del Dipartimento di Stato indica che l'11% della popolazione è sieropositiva e che lo stigma colpisce anche le persone malate, il 24 % degli intervistati di chi vive con HIV/AIDS sono stati minacciati verbalmente ed insultati, il 36% ha subito pressioni psicologiche o manipolazioni , il 12,8% sono stati esclusi dal nucleo familiare , il 7,2 % sono stati esclusi dalle attività sociali ed il 5,1% hanno subito violenze fisiche. Sempre il Rapporto del Dipartimento di Stato indica che sono pervenute molte segnalazioni di donne abbandonate dai loro mariti e dai famigliari , ed espulse dalla loro casa a causa del loro stato siero positivo. 76Crimes sottolinea la crisi sanitaria causata dal grande omofobia sociale che impedisce a molte persone di cercare le cure adatte. Accenna poi al caso di Tony Andrea, un ragazzo omosessuale che aveva la malaria e dopo essere stato ricoverato l'infermiera ha sospettato da subito del suo orientamento sessuale e gli ha detto:" le persone come te mentono….non hanno la malaria". Per tanto questa discriminazione è un problema non solo per i trattamenti per l'HIV/AIDS ma anche che le persone stesse. Il governo ha lanciato un piano di risposta al problema dell'HIV di tre anni, nel 2013 . Paulo Roberto di Lambda dice che alle persone transgender vengono negate le cure mediche fino a quando non si presentono vestite come impone il loro sesso. Egli dice, che le normative della etero-sociali sono abbastanza difficili per le persone LGBT che hanno bisogno di cure ed è difficile uscire di casa per recarsi in ospedale. Anche se secondo le statistiche il 66% degli intervistati non dispiacerebbe avere un centro vicino a casa per la cura dell'HIV/AIDS.

AfricaLGBTI

Tobias Pellicciari