LA CORTE EUROPEA DICE NO ALLA STERILIZZAZIONE NECESSARIA PER LE PERSONE TRANSGENDER

LA CORTE EUROPEA DICE NO ALLA STERILIZZAZIONE NECESSARIA PER LE PERSONE TRANSGENDER

Come già International Support - Human Rights aveva sottolineato in alcuni suoi articoli L'ora del cambiamento, Fine della sterilizzazione per le persone transgender, dopo la sentenza della Corte di Strasburgo il 6 di aprile ci siamo affacciati ad una nuova era per quanto riguarda i diritti delle persone Trans.

Cambiare il nome o il genere sul proprio documento rilasciato dal governo, come una patente di guida è da tempo un passo fondamentale per le persone transgender , ma ancora oggi in quasi 20 paesi europeii la sterilizzazione è ancora obbligatoria.

Per fortuna questo requisito fondamentale potrebbe essere definitivamente abbandonato. Gli attivisti gay e transgender in Europa hanno affermato per anni che il requisito della sterilizzazione era una violenza istituzionale per quelle persone che volevano veder riconosciuta la loro identità di genere e che violava i diritti umani fondamentali, finalmente il 6 aprile la Corte Europea lo ha riconosciuto.

Il 6 aprile, in Francia, è stata emessa una sentenza a favore di tre persone transgender nella quale si dichiarava che i diritti di quest'ultimi venivano violati perché era stato impedito loro di cambiare il loro nome e i generi sui loro certificati di nascita, perché non ancora sterilizzati. Così facendo, hanno detto gli attivisti, il tribunale ha fissato un nuovo standard giuridico che chiede che vengano modificate le leggi in 22 paesi sotto la sua giurisdizione.

Julia Ehrt, direttore esecutivo di Transgender Europa, un gruppo di attivisti di Berlino, ha detto " Questa decisione mette fine ad un capitolo buio sulla sterilizzazione indotta dal governo in Europa". Ed i 22 Stati in cui la sterilizzazione è ancora obbligatoria dovranno concludere rapidamente questa pratica".

La Corte Europea dei diritti dell'Uomo, che si trova nella città francese di Strasburgo, ha dichiarato che la condizione di sterilizzazione era una violazione dell'articolo 8 della Costituzione Europea sui diritti dell'uomo, l'articolo afferma che "tutti hanno il diritto al rispetto della loro vita privata e familiare, alla casa e alla propria corrispondenza".

La causa in questione è stata depositata da tre cittadini francesi, identificati dalla sentenza come Emile Garçon, Stèphane Nicot e dalle iniziali AP, supportati da alcune organizzazioni non governative, Allience Defending Freedom (ADF), Transgender Europe, Amnesty International, ILGA Europe, la decisione è giuridicamente vincolata solo alla Francia, dove la questione è già stata risolta con azioni legislative: lo scorso ottobre infatti il paese si è allontanato dal requisito di sterilizzazione ed ha adottato procedure per poter cambiare legalmente il nome ed il sesso senza intervento chirurgico.

In questo modo la sentenza ha però fissato un nuovo standard giuridico per tutti i 47 paesi che hanno firmato la Convenzione europea, molti dei quelli non richiedono più la sterilizzazione come requisito fondamentale, ed altri invece , come la Russia e la Turchia , non sono neppure membri dell'Unione.

Secondo Transgender Europa, i paesi che richiedono ancora la sterilizzazione sono Armenia, Azerbaigian, Belgio, Bosnia-Erzegovia, Bulgaria, Croazia, Repubblica Cieca, Finlandia, Georgia, Grecia, Lettonia, Lituania, Mussemburgo, Montenegro, Svizzera, Turchia , Ucraina e Italia.

La sentenza non significherà un cambiamento giuridico immediato per nessuno di questi paesi, e finora nessuno di essi ha modificato le propie leggi. Il Tribunale non possiede un meccanismo forzato di esecuzione che possa permettere ai paesi di passare alla nuova legislazione in breve tempo e gli attivisti hanno avvertito che questo processo potrebbe richiedere ancora tempo ed altri casi giudiziali prima che i cambi legali vengano applicati. Per questo le varie nazioni dovrebbero impegnarsi personalmente perchè questo cambiamento possa avvenire nel più breve tempo possibile.

Ad ogni modo molti hanno salutato la sentenza come un passo avanti molto importante.

 Richard Köhler  funzionario politico senior di Transgender Europa ha dichiarato: "La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo è molto rispettata in Europa e ci si aspetta che nella maggior parte dei casi in cui i paesi utilizzano ancora questa legislazione obsoleta la sentenza sarà rispettata come nuovo precedente". Ha anche detto il primo impatto significativo di questa decisione potrà già essere osservato nei prossimi casi giudiziari in Bulgaria e in Macedonia.

Kyle Knight, ricercatore della divisione lesbian, gay, bissessual e transgender di Human Rights Watch ha dichiarato che le procedure di sterilizzazione assumono molte forme diverse nei paesi in cui ancora oggi è un requisito importante, ed ha detto che alcuni paesi richiedono esplicitamente la rimozione chirurgica dei genitali e degli organi riproduttivi, mentre altri richiedono più vagamente un intervento che porti ad una "sterilità Irreversibile". Come nel caso dell'Italia.

In entrambi i casi sono coercitivi, umilianti e inutili.

Mentre molti attivisti hanno accolto la sentenza con grande entusiasmo, molti altri hanno detto che non si è spinta abbastanza lontano. I cittadini transgender in molti paesi europei sono tenuti a ricevere una digrossi di salute mentale o a sottoporsi a ripetuti esami medici prima che il loro genere possa essere legalmente modificato e che il giudice avrebbe dovuto trovare tali requisiti un'ulteriore violazione dei diritti umani .

Il signor Köhler ha detto che: " Il Tribunale ha agito in base al fatto che la disforia di genere è trattata come una malattia in tutta Europa, in base a questo ha deciso che fosse la linea standard da seguire ; cioè richiedere una diagnosi medica di salute mentale, che accerti lo stato di fatto". Ha continuato dicendo : "Il prossimo passo sarà sicuramente quello di portare le persone trans fuori dal percorso di diagnosi mediche obbligatorie, perché nessuna identità di genere può essere considerata una patologia o può essere determinata da qualcun'altra che non sia la persona interessata".

I governi dell'Europa occidentale hanno cominciato ad allontanarsi dalla sterilizzazione forzata o dalla chirurgia per la rassegnazione del genere per le persone transgender negli ultimi anni. La riassegnazione obbligatoria del genere è diventata illegale in Austria già dal 2009 ed in Germania nel 2011. I requisiti di sterilizzazione sono stati banditi in Svezia nel 2012 e d in Norvegia nel 2014.

Nonostante questo, solo alcuni paesi europei permettono alle persone transgender di modificare il loro genere senza dover presentare esami medici o costose perizie rilasciate da professionisti della salute mentale, ha detto Köhler : in Irlanda, Danimarca, Norvegia e Malta sono vietati anche i metodi pseudo-psichiatrici per la terapia di conversione, che tentano di cambiare l'orientamento sessuale di una persona o la sua identità di genere.

Arli Christian, consigliere politico statale , presso il Centro Nazionale per l'Uguaglianza Transgender, dice che negli Stati Uniti, i requisisti legali per cambiare il proprio nome ed il sesso sui documenti ufficiali variano da Stato a Stato. Non è chiesta nessuna prova dell'avvenuto intervento chirurgico per la rassegnazione di genere, perché non è un requisito necessario per modificare i documenti rilasciati fedelmente, come il passaporto, ma ci sono 23 stati che richiedono ancora la prova dell'avvenuto intervento prima di consentire il rilascio ufficiale , come un certifica di nascita.

International Support - Human Rights pensa che si dovrebbe lavorare a fondo per uniformare queste diversità e poter concedere a tutti uguali dritti. La strada è certamente molto lunga, ma molti passi sono stati fatti e ci auguriamo che di vedere ancora molti altri cambiamenti.

 

AFFAIRE A.P. ,GARÇON ET NICOT c. FRANCE